Tex – “I miei primi cinquant’anni”

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Anche durante queste feste natalizie (anzi, soprattutto durante queste feste natalizie) desideriamo ricordare il nostro indimenticabile Fabrizio Gallerani. Abbiamo ponderato a lungo la scelta di quale suo pezzo recuperare, decidendo alla fine di privilegiare il primissimo articolo che Fabrizio scrisse per uBC nel 1998, anno del suo esordio con noi. Un articolo che, pur nella sua apparente semplicità – una rassegna delle pubblicazioni apparse in occasione dei 50 anni di Tex in edicola – mostra come Fabrizio riuscisse sempre a offrire uno spunto, una chiave di lettura, un contributo originale a tutto ciò che scriveva: in questo caso lo fa quando parla di Sergio Bonelli e del ritratto che traspare da un libro dedicato al grande editore, cogliendo particolari che sfuggirebbero a un occhio meno attento. Ciao, Fabrizio.

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Il cinquantesimo anniversario del ranger più famoso d’italia, che dal 1948 continua impavido a frequentare le edicole del nostro paese, costituisce un avvenimento di tutto rispetto anche per una casa editrice come la Bonelli, da sempre poco avvezza alle celebrazioni. E allora, se – sulla testata regolare – l’unica concessione all’evento per ora è costituita da un piccolo bollino che ci ricorda il compleanno del personaggio (e che ci accompagnerà per tutto il 1998), in tutte le librerie (non specializzate) della penisola assistiamo ad un inusuale proliferare di iniziative legate a Tex.

Già in precedenza ci siamo occupati del simpatico saggio “Non son degno di Tex” di Claudio Paglieri, edito da Marsilio all’inizio dell’anno, ma ora occorre segnalare le uscite di almeno altre quattro pubblicazioni “serie” dedicate ad Aquila della Notte.

Solo una rapidissima segnalazione per il catalogo “I cinquant’anni di Tex” a cura di Roberto Festi che, in 160 pagine e oltre 200 illustrazioni, raccoglie i materiali delle tre mostre omonime (allestite a Trento, Torino e Carpi e fra loro complementari) e presenta interventi, fra gli altri, di Daniela Pancheri, Alberto Abruzzese, Maurizio Scudiero, Lillo Gullo, Luca Mencaroni, Sergio Pignatone e Paolo Guiducci.

Segnalazione altrettanto rapida per il serioso “In viaggio con Tex” di Aurelio Sangiorgio (Edizioni Il Minotauro) il quale, facendo sfoggio di notevole documentazione, ripercorre i luoghi reali della geografia Texiana, dall’Arizona a New Orleans passando per il Canada e lo Yucatan.

È necessario poi soffermarsi un po’ più a lungo (non fosse altro che per ammirare la splendida copertina) a parlare di Claudio Villa – Sogni, segni e disegni, illustratissimo volume delle Edizioni Lo Scarabeo di Pietro Alligo, dedicato all’opera dell’ormai consacrato “reuccio” del fumetto italiano.

Nella articolata intervista (a cura di Franco Spiritelli) che correda le tante immagini presenti (tra cui moltissimi inediti) facciamo la conoscenza di un Villa cordiale e disponibile e scopriamo i molti segreti della sua tecnica che mescola, in un connubio perfetto di tradizione e modernità, Alex Raymond e Alex Ross.

Oltre a interessanti considerazioni circa il metodo di lavorazione delle tavole e delle copertine di Tex, Villa racconta all’intervistatore il suo amore per la musica (che lo ha portato a realizzare la breve storia di Dylan Dog basata sui testi di una canzone di Claudo Baglioni) e rivela l’avanzata lavorazione di un’altra breve storia dell’indagatore dell’incubo, questa volta per i testi di Tiziano Sclavi.

Il volume comprende anche numerose riproduzioni a colori delle copertine che Villa realizzò per la collana 2 heures 1/2 che le Edizioni Glénat pubblicarono in Francia a partire dal 1993. L’uso ancora incerto del colore, che Villa sperimentò in quell’occasione, non sminuisce il notevole impatto drammatico delle copertine della serie che comprende i personaggi di Dylan Dog, Martin Mystère, Nick Raider e Nathan Never.

Per i collezionisti segnaliamo che le prime 100 copie del volume sono numerate e realizzate in edizione cartonata (e verranno vendute a L.60.000); alle prime 50 è accluso inoltre un disegno in fotoincisione con firma autografa dell’autore (L.120.000); infine, alle prime 10 è aggiunto uno studio a matita originale dello stesso Villa (L.300.000).

Ma la palma della pubblicazione più interessante, fra quelle qui segnalate, spetta senz’altro a Come Tex non c’è nessuno di Franco Busatta (redattore della stessa Bonelli) edito dalla meritoria casa editrice PuntoZero di Bologna.

Come il sottotitolo (“Storia di un Eroe e del suo Editore“) lascia intuire, il libro è una lunga intervista a Sergio Bonelli condotta esclusivamente sul piano del ricordo personale e priva di ogni pretesa di esaustività. Le tappe editoriali di Tex (e della casa editrice) costituiscono esclusivamente il background sul quale Sergio Bonelli costruisce, aneddoto su aneddoto, la sua personale biografia.

Bonelli rompe subito gli indugi e confessa apertamente che il personaggio di Tex, la colonna della casa editrice, non è in cima alle sue preferenze, anzi racconta delle sue enormi difficoltà a scrivere storie del ranger nel momento in cui si è trovato a dover affiancare il padre nella conduzione della serie. La differenze caratteriali fra Sergio e Gianluigi sono il tema portante di tutta la prima parte del libro e risulta molto interessante leggere come Sergio abbia gestito il rapporto con il padre, che spesso egli appella esclusivamente con il cognome, quasi a voler esorcizzare una personalità così ingombrante.

L’esordio di Un ragazzo nel Far West e del Giudice Bean (i primi personaggi di Bonelli) sono descritti da Sergio con lo stesso affetto che riserva alle sue creature più riuscite, Zagor e Mister No. Egli non si sofferma tuttavia troppo a lungo sulla sua attività di sceneggiatore, anzi: i suoi ricordi sono spesso rivolti ai colleghi, non esclusivamente di casa Bonelli. La narrazione è infatti costellata da numerosi commenti (meglio dire apprezzamenti) agli autori e agli editori concorrenti che in quello stesso periodo animavano il settore dei fumetti.

Gli anni più recenti, con il racconto della genesi di ognuno dei character che oggi compongono la scuderia delle testate bonelliane (comprese le matricole Magico Vento e Napoleone), costituiscono l’ultima parte della pubblicazione, al termine della quale Bonelli si congeda dal lettore apponendo simbolicamente la propria firma in calce all’ultima pagina.

L’interesse costituito da quest’ultima pubblicazione è notevole, ma ci sembra necessario rilevare un piccolo difetto di fondo: il ritratto di Sergio Bonelli che ne esce sembra (ci sia perdonato il termine) “artefatto“. Il character descritto da Busatta sembra proprio un eroe dei fumetti, con tutti i suoi tic, le sue manie (il vecchio juke-box della redazione, descritto nell’introduzione, sarebbe perfetto per accompagnare i momenti di riflessione dell’eroe) e il suo essere così dannatamente “politicamente corretto”
Ma tutto sommato questo resta solo un peccato veniale… 🙂

Abbiamo parlato di:

“I cinquant’anni di Tex” a cura di Roberto Festi
Catalogo delle mostre: “I cinquant’anni di Tex”, “Omaggio ad Aurelio Galleppini” e “L’evoluzione di un mito”.
(160 pp – L. 30.000)

“In viaggio con Tex” di Aurelio Sangiorgio
(Collana “Gli argonauti” – L. 26.000)
Edizioni Il Minotauro.

“Claudio Villa – Sogni, segni e disegni”, a cura di Franco Spiritelli
(Collana “I libri più belli”, 122 pp – L. 38.000)
Disponibile anche in edizione cartonata e con originali allegati.
Edizioni Lo Scarabeo.

“Come Tex non c’è nessuno” di Franco Busatta
(Collana “PuntoSaggi”, 144 pp – L. 24.000)
Editrice PuntoZero.

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Nei dieci anni circa della sua collaborazione con uBC, Fabrizio ha scritto quasi cento contributi (recensioni, articoli, schede, interviste e altro ancora). Potrete trovare qui l’elenco completo di tali contributi, tra cui ci piace segnalare in particolare:

L’intervista a Giancarlo Alessandrini
La recensione e la scheda del primo numero di Julia
La scheda di Giancarlo Berardi
La scheda di Ivo Milazzo
Un articolo sui rimontaggi nei fumetti
La recensione del secondo numero dei Grandi Comici del Fumetto
Un articolo sulle molte fortune di Martin Mystère

Buona lettura

Marco Gremignai

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